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Frido von Senger und Etterlin (Waldshut, 4 settembre 1891 – Friburgo in Brisgovia, 9 gennaio 1963). Generale tedesco, cattolico, distaccato dal regime e denazificato dopo la guerra. Comanda le truppe nell’area di Montecassino tra la fine del 1943 e l’estate del 1944. È considerato il vero artefice dell’operazione di salvataggio dei tesori di Montecassino.
Gregorio Vito Diamare (Napoli, 13 aprile 1865 – Sant’Elia Fiumerapido, 6 settembre 1945). Vescovo cattolico e abate di Montecassino per trentasei anni, medaglia d’oro al valor civile. Durante la guerra resta nel monastero con pochi monaci. È tra i protagonisti delle operazioni di salvataggio. Obbedisce ai tedeschi, anche se inizialmente è diffidente nei confronti della divisione Göring.
Julius Schlegel (Vienna, 14 agosto 1895 – Vienna, 8 agosto 1958). Storico d’arte e ufficiale delle forze armate tedesche “Wehrmacht”, è considerato per anni artefice del salvataggio dell’archivio e delle opere d’arte conservate a Montecassino, insieme a Becker. Collabora al trasferimento precauzionale dell’archivio storico e delle opere in Vaticano per proteggerle dai possibili bombardamenti alleati.
Eusebio Grossetti (1911 Vercelli – 13 febbraio 1944, Cassino). Monaco e raffinato artista, originario di Vercelli. Si prodiga per assistere gli sfollati in Abbazia e per trasferire il patrimonio artistico di Montecassino. Segue tutte le operazioni di salvataggio, ma muore senza vedere la fine della guerra e la rinascita dell’Abbazia.
Rodolfo Siviero (Guardistallo, 24 dicembre 1911 – Firenze, 26 ottobre 1983). Storico dell’arte, intellettuale e agente segreto italiano, noto per la sua fondamentale attività di recupero delle opere d’arte lavorando per il Servizio Informazioni Militare italiano. Nel 1937, con il pretesto di una borsa di studio, si reca a Berlino. Monitora il “Kunstschutz”: un corpo militare che trafuga opere dall’Italia.
Pasquale Rotondi (Arpino, 12 maggio 1909 – Roma, 2 gennaio 1991). Storico dell’arte italiano, ispettore della Soprintendenza ad Ancona e direttore della Galleria Nazionale di Arte Antica di Roma. Nel 1939 si occupa di individuare, trasportare e custodire in un luogo sicuro numerose opere d’arte: ne salva circa diecimila.
Emilio Lavagnino (Roma, 22 agosto 1898 – Ginevra, 12 aprile 1963). Storico e critico d’arte italiano. Difende il patrimonio artistico dai trafugamenti nazisti. Ispettore aggiunto alla Soprintendenza di Palermo, Napoli e Roma finché il regime non sospetta delle sue idee politiche e lo esclude dal mondo delle Belle arti.
Il Racconto